Il mio viaggio. Il mio pensiero felice.
Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.
(Rainer Maria Rilke)
Ci siamo, è iniziato ufficialmente il count down: fra 7 giorni si parte.
Quello che sto per fare è il MIO VIAGGIO, quello che programmo con almeno 6 mesi (a volte 9) di anticipo, il mio “pensiero felice“, quello al quale mi aggrappo nelle giornate NO, quando alla 11ima ora in agenzia penso “resisti Silvia, pensa a quando sarai lì”.
Inizia tutto aprendo una mappa (proprio come faccio con voi…) e scelgo il mio itinerario. Una volta emessi i voli a mio nome divento euforica – nel vero senso della parola – come quando bevo troppi caffè (si ok, più isterica che euforica). Subito dopo subentra una sorta di fase Zen: ho messo al sicuro una delle mie priorità, il mio viaggio, il mio pensiero felice.
Giusto per la cronaca: NON MI PAGANO PER VIAGGIARE E NON VIAGGIO GRATIS.
E visto che mi pago i miei viaggi scelgo io dove andare, cosa vedere e cosa fare. Anche se… le mie scelte sono fatte con un occhio al lavoro. Un bravo agente di viaggi deve innanzi tutto visitare e viaggiare per poter consigliare e far viaggiare gli altri al meglio (diffidate da chi non schioda mai dalla scrivania).

Stavolta è diverso. Stavolta c’è solo il mare. Destinazione Maldive. Non ci sono auto ed on the road, nessuna città, nulla di tipico da comprare o da mangiare (niente Oreo al burro d’arachidi per intendirci). Solo io, Fabio ed il mare. Vado ad annegare i miei pensieri cattivi al mare, vado a rilassarmi, mi disconnetto dal mondo per 8 giorni su 10 (sul catamarano non c’è WiFi). Trascorrerò tre giorni al Cocoon Resort (inaugurato a dicembre) e poi mi imbarcherò su un Catamarano di 19 metri per girare tra gli Atolli di Ari e Malè.
Vivrò l’esperienza su un’isola e vedrò le isole dal mare. Mi sembra quasi incredibile!
FASE 1 – 7 GIORNI prima della partenza inizio a realizzare che finalmente ho quasi raggiunto la meta. Panico da assenza, ansia da abbondono del lavoro, faccio una lista delle cose da passare a Patty (che poi comunque mi chiamerà per approfondire perchè lei è così, pignola da paura precisa e scrupolosa). Scrivo ai fornitori più stretti, organizzo le scadenze e avviso alcuni clienti ansiosi che si, tornerò, ed il loro viaggio è al sicuro.
FASE 2 – 3 GIORNI prima della partenza inizio a non dormire. Io la chiamo “tensione da viaggio”. Sono talmente in smania che, come direbbero i giovani, “non ci sto dentro”. E’ una sensazione pazzesca, adrenalina che scorre a fiumi mista ad ansia (perchè noi agenti di viaggio siamo tutti un filo ansiosi!).
FASE 3 – 1 GIORNO prima della partenza preparo la valigia. Sono diventata una da “solo bagaglio a mano”. In questo viaggio poi la mia valigia sarà la seguente: 7 costumi, 7 pareo, 1 paio di infradito, 3 magliette, 2 pantaloncini, crema e biancheria.
Ci siamo, Fase 1 in atto… fra 7 giorni parto!